Impianto di scarico

Il collettore di scarico è la parte più critica nella realizzazione di questa trasformazione.

Lo spazio tra la carrozzeria e il motore è pochissimo e le bacchette che azionano le leve del cambio complicano ancora di più la vita.

Il lavoro è affidato come di consueto alla ditta Aros Marmitte, di Costa Volpino (recentemente trasferiti a Pian Camuno). La qualità del prodotto è la migliore che abbia mai visto, ma soprattutto i due titolari Antonio e Renato sono dei maestri nelle realizzazione di prodotti custom.

La soluzione più facilmente realizzabile senza scendere a compromessi in termini di geometrie (soprattutto il mantenimento di lunghezze identiche su tutti i tubi di scarico) è quella di realizzare un 4 in 1.

Nel giro di un paio di settimane il collettore è pronto ed è davvero splendido da vedere.

Il diametro della linea di scarico è calcolato tramite un software dedicato che prende in conto i principali parametri motore (cilindrata, potenza massima, giri, corsa, alesaggio, alzata e angoli camme, etc...).

Ipotizzo come potenza massima 240 cv, tenendomi largo per eventuali sviluppi futuri.

Alla fine il diametro è un 61 mm interno (63 mm esterno con la costruzione leggerissima inox utilizzata da Aros).

Scelgo di adottare anche un silenziatore centrale e un finto catalizzatore metallico (in realtà è anch'esso un silenziatore).

Alla fine ce l'abbiamo fatta: i 4 tubi il collettore passano tra motore e carrozzeria con precisione millimetrica (abbiamo qualche mm di tolleranza da un leveraggio cambio).

Qualche foto dello scarico montato.

A questo punto il motore va in MC Mototecnica per la preparazione. Contemporaneamente Marco Maifredi lavorerà su tutte le modifiche scocca necessarie all'alloggio del motore.